martedì 26 giugno 2012

Il soffio magico

Non state lì a scervellarvi ... é una pistola spara bolle di sapone !
Domenica pomeriggio ero ferma al semaforo (figuriamoci se ne becco uno verde), tre, forse quattro macchine davanti, il sole alto, il cielo blu e bolle di sapone nell'aria . 
BELLE ... ho sempre adorato le bolle di sapone !

Ho chiuso gli occhi un momento (tanto ero ferma) per tornare alle giostrine, quando la nonna mi comprava lo zucchero filato (ho sempre adorato anche quello), mi metteva su un cavallino o su una carrozza (si perché quando ero bambina io, le carrozze andavano più delle macchine) e mi incitava a prendere il "fiocco" perché così il giostraio mi avrebbe regalato le bolle di sapone (se anche non lo avessi preso, il fiocco, me le avrebbe comprate lei, le bolle). 
Ma io ero già una spilungona e la mia preda la acchiappavo sempre; così scendevo dalla giostrina, aprivo il mio tubetto saponoso e iniziavo il delirio. 

Bisognava soffiare piano, per fare le bolle grandi, ma non troppo piano perché altrimenti le bolle non le facevi affatto. E poi non dovevi agitare troppo il barattolo, altrimenti la schiuma rompeva l'incanto, ma neanche troppo poco perché altrimenti l'incanto non iniziava nemmeno.
Una bolla piccola, una gigante, una così così, mille bollicine nel vento e poi correre in mezzo per scoppiarle tutte e sporcarmi il naso di sapone; e il barattolo era quasi vuoto e allora arrivata a casa mettevo un pò d'acqua e un pò di sapone e ricominciavo ... mistero mai svelato quello del sapone originale, quello "ricaricabile" non funzionava mai, ma faceva parte del gioco: l'attesa meravigliosa della prossima giostrina e del prossimo premio!

Domenica pomeriggio al semaforo dovevo aver sbatacchiato troppo il barattolo e soffiato decisamente troppo forte perché la bolla ha fatto flop e mi é scoppiata sul naso senza divertirmi affatto . 
Il venditore ambulante si aggirava tra le macchine, in una nuvola magica e colorata di fantastiche bolle che nessun bambino avrebbe dovuto soffiare, per cui nessuna nonna avrebbe dovuto insegnare il soffio magico, nessun giostraio fare un regalo gradito ... niente magia, solo un grilletto da premere!

Bolle cinesi (di questo sono certa) , venditore straniero (sulla sua provenienza non lo sono per niente), aridità moderna .

Forse sto solo invecchiando, forse diventerò come quei vecchi che ripetono alla nausea " si stava meglio quando si stava peggio", ma a me quella magia inizia a mancare tanto da togliermi il respiro. 
Cosa potrò insegnare ai miei figli ? Cosa dovranno conquistarsi con la sacra arte della pazienza ? Che cosa se ne faranno della nonna e delle sue magie, se potranno comprare tutto il pacchetto nei 3 minuti che separano il rosso dal verde ? 


lunedì 18 giugno 2012

Sabato ho compiuto 32 anni

photo by Beniamino Pisati - http://www.beniaminopisati.com/  (quella robina nera che salta sono io)




Sabato ho compiuto 32 anni. (che gggggiovane!)
Ho compiuto 32 anni a mezzanotte, poi li ho compiuti all' una e mezza, poi alle tre e alle quattro e alle cinque e ... alle sei e mezza del mattino, mentre trascinavo le mie gambe stanche e il mio cuore felice (e ubriaco) per le vie appena illuminate di questa mia strana e misteriosa città.

Ho festeggiato (e bevuto) ! Per la prima volta come probabilmente non avevo mai fatto prima.
Ed é stato strano festeggiare così, perché accanto a me non c'erano i due amici di infanzia, la famiglia, la mia migliore amica o persone che conoscessi da un pò; accanto avevo il mio "ragazzo" (che sta tra virgolette solo perché ci frequentiamo da appena un mese, non certo perché, in realtà, io non lo consideri tale!), un suo amico e due perfetti sconosciuti con tanta voglia di fare casino.
Nessuno con cui abbia condiviso pezzi significativi di vita . Eppure ho festeggiato ed era come se tutti gli altri fossero lì a festeggiare con me (ubriaconi).

E' accaduto così, in una notte a cavallo tra venerdi e sabato, che mi sono resa conto di quanto tempo ci ho messo a fare un altro passo nella vita e sentirmi finalmente soddisfatta di ciò che stavo lasciando alle spalle!

Ho ripensato col sorriso ad ogni virgola della mia esistenza e ci ho visto tutto quello che, se ne avessi un'altra a disposizione, vorrei provare almeno una volta.
Tornerei indietro. Ogni giorno. Ogni secondo.
A rifare tutto, ma proprio tutto, ciò che mi ha portata fin qui.

Ero felice e lo sono ancora.(1)
Perché all'improvviso non mi è importato di chi ci fosse e chi no, di chi si sarebbe ricordato e chi no, di chi riceve i miei auguri ogni anno e ogni anno finge che non sia mai esistita ... le persone che amo e che ho sempre amato non se ne sono mai andate, le persone che amo sono con me anche a migliaia di km di distanza, alcune addirittura sfidano il fuso orario, le persone che amo sono le uniche che contano davvero.

Ero felice e lo sono ancora.(2)
Perché all'improvviso ho smesso di farmi domande : su me stessa, sul mio modo istintivo, passionale e talvolta da carroarmato di vivere la vita, sul mio buttarmi senza paracadute già sapendo di schiantarmi, sul mio uscire senza ombrello anche quando fuori piove, sulla mia testardaggine, sull'ostinazione a fare sempre le cose meglio (meglio di prima, meglio degli altri, meglio del mio meglio), sul mio vedere oltre (anche troppo), sul mio assoluto menefreghismo verso gli standard, sul mio rifiuto del compromesso quando c'è di mezzo la felicità. Ho smesso di chiedermi se questo mio andare sempre controcorrente anche a costo della solitudine fosse giusto o sbagliato .
Ho smesso perché ho 32 anni ... e mi piaccio ! Tanto! Mi sto simpatica anche se sono un pò testa di cazzo :) !
Mi é piaciuta la mia vita fino qui e mi piace come mi ha ridotta.

Ero felice, lo sono ancora e non ho intenzione di smettere.(3)
Perché non ho più dubbi. So chi sono, chi voglio essere, dove voglio andare e con chi, so perché lo voglio e so che quando e se mai cambiassi idea me ne accorgerei e saprei di nuovo tutte queste cose da capo, senza smettere mai, per un solo attimo, di ricordarmi che ho vinto questa vita col sorriso e che quel sorriso non se ne va mai, anche quando si nasconde un pò per non farsi trovare.

E' stato proprio un bel festeggiare questo 16 giugno 2012 .
Con una Corona e limone per rinfrescare il palato, un Assenzio e menta per dare ossigeno a un nuovo capitolo, un migliaio di Long Island per cementare quella che ha già l'aria di essere una lunga strada verso il futuro e un bel Morettone di Big Mama per tornare con i piedi per terra da buona piemontesotta :) .
E poi attraversare Torino, a piedi, per km e rendersi conto di essere sobria, di ricordare tutto, di essere sul pezzo nonostante la seratina decisamente impegnativa dentro e fuori da quegli stessi locali dei Murazzi in cui tanti anni fa festeggiavo i miei primi 20 anni ... che il corpo poi é come uno specchio: lo sfianco sotto rete, lo ubriaco per locali, lo ingozzo a cena, lo maltratto, lo stresso al lavoro, lo spezzo con i miei casini e  riattacco i pezzi quando qualcuno lo frantuma contro la mia volontà. Questo corpo e questa mente che viaggiano in continuazione e che di viaggiare non smetteranno mai, possono anche strisciare sui gomiti, ma sanno sempre chi sono, nonostante tutto!

Sabato ho compiuto 32 anni  e ho scoperto che invecchiare é proprio una gran figata !