sabato 8 dicembre 2012

Caro Facebook ti scrivo ...

Caro Facebook,
devo proprio dirtelo, mi hai delusa!
Tu che pensi sempre a tutto : a come far incontrare persone che nella vita non si sarebbero riviste mai (e sarebbe stato meglio per tutti), a far litigare amici che non lo avevano fatto per 20 anni (farti i cazzi tuoi no eh ?), a trascinare all'esaurimento gente che fino a ieri portava con fierezza soprannomi come Roccia, Schiacciasassi (ora lo strizzacervelli glielo paghi tu?) ; TU prestigiatore infallibile delle relazioni sociali oltre i limiti estremi del paradosso ... COME HAI FATTO A NON PENSARCI ?

Hai dato al mondo la possibilità di dichiarare nero su bianco la propria situazione sentimentale: l'hai data ai single, agli "impegnati" (che poi qualcuno dovrà spiegarmi in cosa si differenziano dai fidanzati ufficialmente, ma questa é un'altra faccenda che forse non ho troppa voglia di capire), ai fidanzati ufficialmente (appunto), agli sposati, ai separati e ai divorziati (e li hai pure ben specificati che non si sa mai!), ai vedovi, a quelli "in una relazione aperta" (ma che cazzo vuol direeeeeeeeeeeee), ai poveri stronzi "in una relazione complicata" (come sopra!) ....Oh, te li sei ricordati proprio tutti, o almeno lo pensavi, fino ad oggi!

E invece, mio caro genio del male, ti sei dimenticato la fetta più grande dei tuoi fedelissimi, quelli che un pò ti odiano perché costretti a nascondersi dietro un misero e assolutamente non calzante "single" o che si accontentano di definirsi in una "relazione complicata" perché non sanno in quale altra categoria infilarsi.

Caro Facebook, ti comunico con questa mia, 
che c'è tutta una fetta di mondo che vaga in un posto chiamato 
LIMBO ! 
1) Vuoi metterli tra i single ? Non puoi, NON lo sono, chiedilo a chiunque di loro e ti dirà :" beh si, tecnicamente lo sarei ma..." ed é E-S-A-T-T-A-M-E-N-T-E in quel "ma..." che sta la differenza. D'altro canto se sono finiti in un limbo, ci sarà pure una ragione!  Inutile che insisti, non lo sono, lo sai tu e lo sanno loro, non si comportano come tali, sebbene siano costretti ad esserlo.
2) Vuoi metterli tra quelli in una relazione complicata? Non puoi . La loro relazione (se esiste o comunque se così si può chiamare) é effettivamente complicata, ma lo é da una parte sola (ed é qui che cade il concetto stesso di relazione), senso unico, monocorsia, non saprei come altro spiegartelo ! Capito?
3)Vuoi metterli tra quelli in una relazione aperta ? Prendi il punto 1 e il punto 2, mettili insieme e ti risponderai da solo !

Mi stai dando ragione vero ? Lo sapevo!
C'è gente che vaga da anni... anni capisci? A-N-N-I ! Anni in un posto di merda e nemmeno la grazia di avere una categoria propria . Avanti ... e fallo uno sforzino no?
Ad ogni modo, anni, mesi, settimane, giorni, ore, minuti o secondi NON fa differenza : il Limbo per definizione é uno stato di cose da cui NON PUOI (é teologicamente provato) uscire per tua consapevole decisione, c'è sempre qualcuno che deciderà per te, qualcuno che tirerà lo sciacquone e ti farà scivolare giù dritto verso le fiamme, qualcuno che ti farà la grazia di lanciarti una corda e farti tornare tra i vivi, qualcuno che si divertirà a farti fare su e giù tra le fiamme e la luce etc etc etc

Perciò, mentre si aspetta che "Dio" (e ne é pieno il mondo) la finisca di giocare con lo yo-yo, potresti cortesemente almeno provvedere a colmare questa tua gravissima mancanza ?

Sinceramente tua 

-Carry-

venerdì 16 novembre 2012

Sembra talco ma non é ...

Deve essere stato lo spigolo del tavolo su cui ho cozzato la settimana scorsa, forse la facciata che ho preso durante quel tuffo in partita, non so, forse mi hanno sparato una siringa di adrenalina nel petto mentre dormivo... boh, fatto sta che mi è volata addosso 'sta allegria improvvisa e adesso non ho proprio più voglia di levarmela.

Vai a sapere che cosa mi sono bevuta sabato notte, doveva essere roba bella forte perché da allora non ho ancora smesso di ridere, non é che sto ridendo fuori eh! Sia chiaro, mica vado in giro starnazzando come un tacchino (ma i tacchini starnazzano?), già sono bionda, non vorrei infierire sulle dicerie in merito... no no, me ne vado in giro con la mia solita bella corazza di cemento armato dotata di mine antiuomo (antiuomo...che strano!) però rido, DENTRO!

Penso che la sfiga che mi porto dietro da un po' (troppo) di tempo sia diventata all'improvviso comica, degna di una sitcom demenziale da tardo pomeriggio, che il mio cervello abbia in qualche modo accettato l'idea che questo periodo nero sia una sorta di passaggio obbligato verso la felicità, tipo Nemo mentre rimbalza fra le meduse, DOVEVA passare di lì; non é il mio momento, questo é un dato di fatto, ma quella roba alcolica di sabato notte deve avermi ricordato non si sa come quel sapore di spensieratezza e di fatalismo di cui ho vissuto per tutti i 30 anni precedenti della mia vita e mi é partita la ridarola ossessivo compulsiva ... speriamo non sia disperazione :S !
Quella tipa idiota lassù nella foto, con un cappello imbarazzante, sorretta da soggetti ancor più imbarazzanti sono io... proprio io, Oktoberfest 2010 e non é che fossi ancora particolarmente ciucca (saranno state si e no le 9 del mattino), io come sono sempre stata: una pazza sgallettata che poteva stare ovunque, con chiunque, sotto il sole o sotto la pioggia, con i tacchi a spillo o in ciabatte, io senza certezze, con i miei dolori, i miei dubbi e le mie crisi isteriche, ma sempre instancabilmente con un sorriso da regalare ... a me e agli altri !
Oh abbiate pazienza, sto invecchiando, la memoria fa cilecca ogni tanto, mi ero dimenticata che quella lassù fosse mai esistita!

Ma come ho fatto? Come sono sopravvissuta tutto sto tempo con sta tristezza appiccicata addosso? Ma non vi ho fatto strisciare le palle a terra? Non vi siete annoiati? Oh santo cielo ... !
Va beh, ora potete tirare il fiato, Carry é tornata tra i vivi!

Sapete che faccio adesso? Prendo tutte le cose "storte" di questa sorta di buco nero in cui mi trovo, col pennarello ci disegno su un bello smile :) , poi preparo la borsa, le scarpe, le ginocchiere e vado a tirare due manate alla palla e a farmi due risate con la mia (ho detto mia?) squadra (e la mia amica) .
Mi sono ricordata cosa dicevo qualche anno fa, me lo sono ricordata esattamente adesso mentre ripensavo alla telefonata di un amico dello scorso weekend, uno di quelli che ti ricordano sempre che la vita é bella, che tu ne fai parte e che i sorrisi portano lontano ... dicevo così :
<Sai cosa fa si che io sia sempre fuori dal coro? Che non avrò paura di dire quello che penso, di dichiarare quello che provo, di ridere delle mie disgrazie, di tentare missioni impossibili, di cadere col culo per terra, di fare come i salmoni che se ne vanno contro corrente. E alla fine di tutto, ti racconterò i miei casini e ti farò piangere dal ridere. Potrai mollarmi in mezzo a una strada e scegliere compagnie più discrete, vie più facili ed esistenze più tranquille, ma c'é una cosa che non potrai fare ... non potrai dimenticare di aver attraversato, anche solo per un minuto, la mia vita!>


mercoledì 7 novembre 2012

Ti prego, ti prego, ti prego ...

"Caro Babbo Natale" ... si inizia così vero?
Quando sei bambina e desideri tantissimissimamente qualcosa, hai solo due scelte :
a) pesti i piedi e spacchi tutto finché mamma e papà non cedono
b) prendi la tua matitina, un foglio bianco e scrivi una bella lettera a Babbo Natale
La scelta che farai dipende da che bambina sei, il risultato da che genitori hai .

Io scrivevo, chilometri e chilometri di lettere. Io scrivo, chilometri e chilometri di lettere.
Non importa se la televisione, gli anni, i bambini più grandi mi hanno insegnato che Babbo Natale non esiste, io a Babbo Natale scrivo lo stesso. Non gli ho mai scritto per chiedere una bambola, un telefono, un pc, una macchina ... no, mai!
Ho scritto perché scrivere fa diventare reali i miei desideri nascosti, quelli che non puoi chiedere agli amici di regalarti, non puoi chiederlo a mamma e papà, non puoi chiederlo ai parenti, ho scritto a Lui perché ci sono desideri, forse sogni, che solo un vecchio saggio e intraprendente come Babbo Natale può esaudire. Sono piccole magie che non si possono chiedere agli esseri umani!
Non smetterò mai di scrivergli sapete!? E' vero, non sempre mi ha ascoltata, ma é così che funzionano le magie, sono straordinari miracoli,  non liste di ordini perentori . A volte riescono, a volte no!

Ho un desiderio anche quest'anno , caro Babbo Natale, ne ho uno solo ed é per questo che ho bisogno di esprimerlo oggi, perché avrai bisogno di tempo, di energie, di grande pazienza e di tanta tanta tantissima forza d'animo. Gioco d'anticipo questa volta.
Te lo ricordi ? Era il 24 Dicembre di un anno lontano, fu un Natale senza neve, freddissimo, fuori e dentro, qualcosa quel giorno si spezzò e quel qualcosa, in tutti questi anni non é tornato più !
Ho cercato senza sosta e senza paura, sono caduta troppe volte e con le ginocchia sbucciate, sporadicamente con ferite piuttosto gravi mi sono rialzata e ho ricominciato a cercare. Mi sono anche seduta spesso, ad aspettare e a pensare, temevo di non riuscire più a vedere, ma non c'é stato nulla da fare.
Caro Babbo Natale, 
non ti sto chiedendo di tornare indietro nel tempo, 
la vita si vive in avanti, lo so bene ; 
ti sto chiedendo di ridarmi quel pezzo mancante di me 
perché senza di lui passa l'aria da tutte le parti e io ho freddo. 
Lo so che é qui da qualche parte, 
l'ho visto, l'ho sentito, ma ho bisogno di te.

Non preoccuparti, non svelerò il mio desiderio al mondo, 
conosco le regole: i desideri sono segreti, se li dici, non si avverano.
Me lo hai insegnato tu!

Ti prego Babbo Natale 
TI PREGO TI PREGO TI PREGO!

Ah ... ps: vai piano con quelle renne ... ci siamo capiti? ;)

domenica 4 novembre 2012

Salto nel vuoto

Inesorabile arriva l'attimo in cui devi essere pronto a saltare, non c'é tempo di guardare oltre l'ostacolo, un attimo di esitazione potrebbe costarti la vita, ed é lì, in quella frazione di tempo immobile che rivedi tutto il film della tua vita, passi al vaglio tutte le cazzate e le scelte azzeccate degli ultimi 15 anni, chiudi gli occhi, fai un rapido respiro e poi, con le ultime forze che ti sono rimaste nelle gambe ... SALTI !
Il tempo del salto é un tempo infinito, sembra immensa la distanza tra la terra e i nostri piedi : é il tempo in cui ripercorri le tappe che ti hanno portato alla rincorsa, é il tempo in cui ti domandi cosa farai una volta che i piedi avranno di nuovo una base su cui correre .

Eppure a volte la cosa più difficile é proprio la scelta. Una volta spiccato il volo non importa più niente, ormai sei lì, sospeso per aria e sai che non potrai tornare indietro.
Ci sono salti che nella vita DOBBIAMO fare, sappiamo con certezza qual'é la cosa giusta, non abbiamo dubbi su quale sia l'ostacolo da superare ... eppure é difficile!
Saltare nel vuoto significa abbandonare una terra conosciuta, significa spezzare le abitudini, abbandonare le nostre certezze, rimettersi in gioco, guardarsi dentro ed essere sinceri con se stessi.
SALTARE NEL VUOTO fa paura ed é l'istante della vita in cui scopri dov'é il tuo coraggio!

E' arrivato quell'attimo!
E' questo il momento in cui respiro, chiudo gli occhi, piego le ginocchia (o quello che ancora ne rimane) e poi spingo, in alto e in avanti, con tutta la mia forza, con tutto il mio coraggio, verso una vita sconosciuta, un vuoto da riempire, un futuro che non conosco, una routine da ricreare.
E' arrivato il mio tempo e non importa se adesso ho paura, sarà il mio miglior salto, quello che scriverà una pagina importante della mia vita, una pagina che si intitolerà ...
IL CORAGGIO DI CAMBIARE !

domenica 14 ottobre 2012

Fantasmi sul lungomare di Istanbul


Imbustata dentro l'abito elegante del lavoro, me ne stavo seduta in un angolo buio di un piccolo molo sul lungomare di Istanbul; le gambe penzoloni sul mare, la macchina fotografica appoggiata per terra e lo sguardo perso al confine tra le luci del mondo e il silenzio della natura .
Ero nervosa, stanca, la stanza d'albergo mi soffocava e così sono uscita: avevo bisogno del mare, avevo bisogno di star sola per un po', di ascoltare le onde infrangersi contro le rocce, il click della macchina fotografica, i miei pensieri prendere la rincorsa e lanciarsi con un gran balzo in quel mare scuro e senza fine.

Ho scattato questa foto, mi sono assicurata che, nonostante non avessi con me il cavalletto, non fosse venuta fuori proprio una schifezza, e poi mi sono rituffata nelle correnti del mondo.

La sorpresa é arrivata a casa, l'immagine che appare nitida sullo schermo gigante del mio Mac...e quei fantasmi, davanti a me, silenziosi, apparentemente invisibili, eppure lì a ricordarmi che chiudere i cassetti a chiave non serve a nulla, loro sono aria, loro stanno fuori e dentro di noi, qualsiasi trucco escogitiamo per fingere che non esistano.

Sono i fantasmi del non detto, del non fatto, del mancato coraggio, dei sogni infranti, delle opportunità di cui siamo stati privati. Si incollano all'anima e restano lì, inspiegabilmente, sembrano parassiti che si nutrono della nostra felicità o forse sono solo guardiani che tentano di preservarla.
Non sono storie d'amore finite, non sono amicizie andate in fumo, non sono rapporti umani spezzati dal tempo, NO, quelli sono fatti di carne, sangue, passioni, urla di gioia, lacrime amare ; i fantasmi sono atti incompiuti, storie d'amore mai iniziate, amori non corrisposti, sentimenti che non abbiamo mai avuto il coraggio di confessare, scuse che non siamo riusciti a pronunciare, abbracci che non siamo riusciti a dare e parole, parole, parole che abbiamo lasciato morire in gola.

Sono un sorriso che ci spezza il fiato anche a distanza di molto tempo ma che ci costringe ad abbassare lo sguardo e non ne conosciamo il motivo, sono profumi che ci restano nel naso e ci portano lontano ma sappiamo che resteranno nell'aria e sulla nostra pelle non si poseranno mai, sono mani che ci sfiorano e occhi che ci parlano ma che non ci apparterranno, non oggi, non qui, sono vibrazioni inconfondibili che annebbiano la mente ma che ci inchiodano tra mille paure e sfumano in un attimo che non abbiamo saputo cogliere.

Il lungomare di Istanbul quella sera ne era pieno, erano i miei fantasmi, respiravano il mare anche loro, un pò preoccupati per la sempre crescente mancanza di spazio in cui li costringevo a vivere, non li ascoltavo da troppo tempo e nessuno di loro riusciva a "passare oltre" . Ho promesso di ascoltarli di più e più spesso, ho promesso ad alcuni di loro che mi sarei impegnata per lasciarli andare, gli ho spiegato che ad una certa età "lasciar andare" non é più tanto facile, che ci si attacca di più alle cose, che non si riesce più a vivere in superficie, che la profondità aumenta e anche le piccole ferite bruciano come fossero squarci nella carne .
Hanno capito, si sono messi buoni buoni seduti al loro posto in attesa che il tempo faccia ciò per cui é stato progettato ... cancellare !

Chissà se i fantasmi possono solo "andare" o se possono anche tornare ...


mercoledì 3 ottobre 2012

Follia degenerante !

Da giorni, ma forse a questo punto sono mesi, riesco a formulare solo piú lo stesso pensiero, in loop, senza sosta 24/7 : STO BUTTANDO-NEL CESSO-LA MIA VITA!
Forse é ora di cambiare lavoro,direte voi, é piuttosto palese che stai inacidendo oltre che fracassarci le palle perché l'altro sesso non ti capisce ! Beh avete ragione...é indubbiamente tempo di cambiamento, ma temo che cambiare lavoro non sia sufficiente ad eliminare l'aciditá.
Credo sia davvero giunto il momento di CAMBIARE VITA!
Sono arrivata in Turchia lunedi not...mmm...martedi mattina alle 4, dopo aver volato da Torino su Parigi, partecipato ad una INUTILE riunione da cui non solo non sono uscite soluzioni, anzi sono nati nuovi problemi (come andare dal meccanico...),aver rivolato da Parigi su Istanbul, esser stata caricata come un pacco su un minivan con i vetri scuri che nemmeno l'A-Team, aver percorso km infiniti nella notte,alcuni anche in contromano in autostrada, preso una nave, ripercorso altrettanti km ed esser stata scaricata sfatta e mezza rincoglionita davanti ad un hotel a Bursa......oggi é mercoledi, ho partecipato ad altrettante inutili riunioni,tra persone stressate, provate, a volte umiliate, oberate di lavoro, che trascurano le proprie famiglie, uccidono i propri sogni, dimenticano la propria felicitá e mentre tutti erano lí presissimi a risolvere quelle che sembravano questioni di vita o di morte, io li guardavo esterrefatta e la sola cosa che riuscissi a chiedermi era : PERCHÉ?
In nome di cosa ci facciamo tutto questo? Per salvare una vita? Per migliorarne la qualitá? Per sfamare un popolo? Per salvare il mondo? NO CAZZO! Ci facciamo questo per essere certi che la ventolina dell'aria della nostra fottutissima auto faccia piú o meno "click" quando giriamo la rotellina, per evitare che sulla plancia ci sia un micropuntino di 0,2 MILLIMETRI che, non sia mai, potrebbe disturbare il nostro senso estetico mentre guidiamo ! Rendiamoci conto... Questo non é consumismo,non piú, non solo! QUESTA É FOLLIA!
Sarebbe facile la soluzione se il problema fosse questo lavoro, basterebbe cambiarlo e sono certa che nonostante la crisi nera del paese, potrei riuscire a trovare altro, ma so che non basterebbe! Non é il lavoro che non comprendo piú, sono le persone, é questa parte di mondo!
Non voglio diventare ricca per poi scoprire di essere sola, non voglio accumulare ricchezze che non potró spendere con nessuno perché non ne ho avuto il tempo, non voglio avere 60 anni e ricordarmi che non ho avuto tempo per averne 30 !
Scapperó, se di scappare si tratta... Ma non lasceró che questa follia degeneri fino a travolgere anche l'ultima briciola dei miei sogni !
Cari Maya, non so che piani abbiate per il mondo, al mio, in ogni caso, ci penseró io a dare un bel giro!

giovedì 27 settembre 2012

Devono aver diviso in due il mondo e penso di essere dalla parte sbagliata ...

La domanda che mi faccio sempre più spesso é : ma le persone mi capiscono?
E quando dico "capire" non intendo che debbano azzeccare al primo colpo cosa mi passa per la testa, né pretendo che si rendano conto di quando sono triste o felice ... so essere tremendamente ermetica e sono un'ottima commerciale (mica cazzi, é il mio lavoro!), non potrei ambire a tanto. Quello che mi chiedo é se, le persone che mi parlano per la prima volta, capiscono che tipo di persona sono, se indovinano le linee guida della mia personalità, se si fanno anche solo una vaga idea di chi hanno davanti o se proprio brancolano nel buio !
Vorrei tanto sapere cosa passa nella testa di una collega al suo primo giorno di lavoro, di una nuova compagna di squadra, dell'amica di un'amica che mi conosce ad una festa, di un cliente al primo incontro vis a vis, di un coach che mi vede per la prima volta in campo, di un uomo che conosco una sera in un posto qualunque. Tutta questa gente qui, si farà delle domande no? Il cervello gli manderà un qualche impulso contenente informazioni tipo "questa é bionda e scema!" o " ah ma che ragazza brillante" o "ah, ma tu guarda, c'é dello spessore dietro la maschera da Barbie" o ancora " Uhssssignur questa qui é plasticaccia da quattro soldi!"... voglio dire, il mio interlocutore vorrà ben sapere se sta giocando a squash o se le sue parole arrivano effettivamente dall'altro lato della rete?

Adesso son qui che vorrei avere una risposta, ma allo stesso tempo mi dico che forse, una risposta,  é meglio non averla, né oggi né mai, che potrebbe essere controproducente e ancor più devastante.
Perché la mia vita da qualche anno é un continuo "mordi e fuggi" (per fortuna mordono piano e fuggono alla svelta): le persone entrano ed escono ad una velocità che nemmeno Beep Beep, alcune si affacciano appena e si ritraggono terrorizzate neanche avessero visto Slot, altre addirittura guardano dallo spioncino e se la danno a gambe in tutta fretta facendo meno rumore possibile in perfetto stile Cat Woman ... sssssstttt (meo) !
Oooooooh ma che diamine!?
E' un bel casino perché se a far scappare "resto del mondo" da me fosse quello che si percepisce al primo approccio ... beh, sarei bell'e fatta ! E ci sarebbe pure l'aggravante: non un cane di tutti sti fuggitivi si é mai degnato di fare un'opera pia e prendersi la briga di darmi due schiaffoni e dirmi "Oh bella guarda che sei insopportabile, noiosa, arrogante, scassapalle e acida!" (oddio forse qualcuno si... ma é gente che é rimasta perciò non fa testo!)

Oggi però, mentre smadonnavo in turco antico contro le sfighe della vita mi sono guardata attorno e un terribile dubbio si é insinuato nel mio stomaco (il cervello lo ha subito vomitato ... troppo deprimente!): le persone non hanno più voglia! Non hanno voglia di capire, di pensare, di scavare, di fare attenzione, di curiosare, ma di farlo davvero e non solo tra le pagine di un blog o di un profilo facebook! Gli esseri umani non si capiscono più, perché non hanno più voglia di farlo come si deve e ogni giorno che passa la nostra vita vera perde valore, interesse... non interessa più a nessuno come si piegano le tue labbra quando piangi, non interessa più a nessuno se fai il verso del maiale quando ridi a crepapelle, non interessa più a nessuno se ti si illuminano gli occhi quando bevi una birra che ti piace e ti stai divertendo.
Nessuno ha più tempo da perdere dietro queste "cazzate" !

Io non ho niente che non va (niente di così grave perlomeno), certo che mi metto sempre in discussione e son sempre dietro a chiedermi se sbaglio o no, ma questo fa parte del mio essere ipercritica e pignola con me stessa... la mia vita é un continuo "mordi e fuggi" perché nonostante il profilo facebook, nonostante i blog, le fotografie e tutti i millemila mezzi di comunicazione che invadono il mio spazio, io non ho mai smesso di interessarmi alle persone; quelle fatte di carne, di sguardi, di gesti, di smorfie, di sopracciglia inarcate, di labba morsicate, di braccia che ti passano intorno ai fianchi, di nomignoli rompighiaccio, di cose così, antiche!
Io quei profili li leggo, li spulcio, li penso e poi basta ... non parto da lì a farmi un'idea di chi ho davanti, non mi fermo ad un link di dubbio gusto, ad un'idea politica espressa in poche frettolose righe. Preferisco prendere spunto invece, ricordare una cosa scritta e parlarci su per ore, sviscerare le origini di un post, andare a scoprire da dove arrivava, che giornata c'era dietro... che vita, forse!

Vivo pensando che le persone che incontro facciano lo stesso e invece devo arrendermi, non é così! Non più, non per tutti, é diventata ... l'eccezione!

E allora la risposta c'é ed é NO!
Ma c'é anche una controrisposta, ed é una meravigliosa notizia: alcune (pochissimissime) persone sono qui e non pare abbiano intenzione di andarsene. Hanno avuto coraggio, voglia, ci hanno messo impegno e hanno lottato come si lottava prima di imparare a battere sui tasti... ECCEZIONI ... esistono!

Non cantate vittoria, non smetterò di essere curiosa, di rompere le palle e di essere come sono ... che vogliate restare o meno!
IO HO ANCORA VOGLIA
...
DI VIVERE DAVVERO
DI RESPIRARE UN PROFUMO
E TORNARE A CASA STORDITA E FELICE
DI RICORDARLO PER GIORNI 
DI FARMI DOMANDE
DI PESARE PAROLE
...
DI ESSERE ECCEZIONE!
(lo aggiungo ai soprannomi di Facebook? Erika Carry Cip Eccezione Carrera! :P)




domenica 23 settembre 2012

ISOLA

Mi ero seduta qui intenzionata a partorire un bel post allegro e divertente riguardante il bizzarro uso della tecnologia da parte di chi, con la tecnologia, proprio non ci va d'accordo, ma qualcosa di orribilmente triste si è infilato tra le pieghe della mia relativa pace interiore di questa domenica di fine settembre. E' successo all'improvviso, senza che potessi in alcun modo prevederlo, un'onda anomala che mi ha travolta senza che riuscissi, prima, a tirare un bel respiro.
Strani i giochi della mente, strano come un evento imprevisto ne riporti a galla un altro.
Mi sono ricordata di quella volta, a Cinisi, in un giorno senza nuvole, con il mare calmo, la brezza leggera che scompigliava i capelli, il cielo di un azzurro mai visto e l'odore del mare che posso ancora sentire.
Quel giorno sapeva di pace e la mia macchina fotografica fermava attimi di quella pace perchè potessi tenerli con me per sempre. Passarono le ore, senza che me ne rendessi conto e d'un tratto mi sentii stanca. Non avevo orari, non avevo impegni, potevo rilassarmi, seduta per terra con gli occhi nel mare, a riposare le gambe e cercare nuovi punti di vista.
Io e la Sicilia eravamo diventate una sola anima da diverso tempo, amavo quella terra, quei sapori, quegli odori, il suo modo buffo di presentarsi al mondo, il frastuono dei suoi mercati, amavo anche la sua parte peggiore; non erano certo le cataste di immondizia ai bordi delle strade o quel velo di perenne omertà che aleggiava sui siciliani a farmi amare di meno quella meravigliosa accozzaglia di slanci e paure, di meraviglia e distruzione. L'avevo incontrata, l'avevo capita e l'avevo amata, senza riserve.

Nello spazio di qualche minuto il cielo prese a ruggire, l'azzurro divenne blu cobalto e poi grigio e poi nero, il mare si trasformò in una inquietante distesa buia e sull'orizzonte calò un sipario di gocce furenti. Tornavano in tutta fretta i sub che avevano preso il largo ore prima, scappavano i randagi appisolati accanto a me, il vento spazzava via tutto e di quel cielo azzurro non ci fù più traccia.
Avrei voluto scappare, come facevano tutti, come avrebbe fatto una qualunque persona sana di mente di fronte ad una natura così imbestialita, eppure non lo feci, non ci riuscii.
Restai là, esattamente dove ero seduta poco prima, portai l'occhio al mirino, piantai bene i piedi per terra e ricominciai a scattare. Testarda e incosciente com'é nella mia natura.

Pensavo di conoscerla, quella terra, e invece Lei mi stava dimostrando che mi sbagliavo; pensavo di potermi comportare con Lei, come mi ero sempre comportata con le persone che amavo, ma mi sbagliavo !
LEI ERA DIVERSA. LEI E' UN'ISOLA.
Le isole hanno il mare tutto attorno e se sbagli, se fai un passo oltre la terra, affondi, devi saper nuotare e nuotare bene per tornare a riva.
Le isole hanno venti e correnti che non si fermano mai, che sfuggono alle regole della terra.
Le isole sono isole e non somiglieranno mai al resto della terraferma.
Scappare non serve, mai , l'isola ti resta dentro e non puoi far altro che imparare a capirla e amarla così com'é !

Oggi all'improvviso ho ricordato quel giorno, quel vuoto nello stomaco che ti prende quando la strada fa una curva a gomito che non ti aspettavi, quella sensazione di stordimento di quando ti rendi conto di non avere capito niente, lo sgomento di quando il sole sparisce e una tromba d'aria si porta via le tue poche certezze.

Puoi vivere su un'isola, ma non puoi distrarti, un colpo di vento e sei in mare........sciafffff !

C'é una legge non scritta che adesso ricordo:

"Non puoi tentare di cambiare un'isola
e non puoi sperare che lo faccia da se. Non lo farà.
Puoi scegliere di sottostare alle sue leggi oppure 
lasciare che sia Lei a cambiare te!"

martedì 18 settembre 2012

Risalite a cavallo!

Grazie al cielo ogni tanto arriva un'amica, una compagna di squadra, una sconosciuta, una collega o chicchesia a tranquillizzarmi sul mio stato mentale, perché mica sono wonder woman (in effetti lei, wonder woman, ormai avrà 100 anni e io ne ho pur sempre solo 32), ho anche io il ciclo una volta al mese, i miei momenti di sclero e le botte improvvise di depressione post 2 di picche/telefono che non squilla/separazione forzata/incompensioni cosmiche col prossimo etc etc ... capita di aver bisogno di una pacca sulla spalla!

Fino ad un mesetto fa pensavo di essere diventata completamente scema, una povera zitella sfigata che a suon di fallimenti amorosi ha sbroccato al punto da avere una visione completamente distorta della realtà, e invece no gente... EUREKA...sono sana!!!
Non sono sola e me ne sono accorta soltanto quando ho smesso di autoconvincermi che tutte le sfighe della terra si stessero accanendo contro di me; é bastato esporre il mio punto di vista a qualche amica fidata (che la mia migliore amica ormai lo conosce a memoria, ma lei non fa testo perché praticamente viviamo in simbiosi), et voilà che si é aperto un mondo di zitelle sfigate con una visione distorta della realtà. Deve essere stato in quel momento che ho capito che la mia realtà non era poi così distorta e che non ero io quella sfigata, e deve essere stato sempre in quel momento lì, che mi sono posta la fatidica domanda (quella sì, da zitella sfigata e anche un pò datata): " MA DOVE ANDREMO A FINIRE?"

Le mie amiche sono single.
Sono single da mesi/anni interminabili.
Sono (siamo... in ordine sparso) laureate, intelligenti, carine, piacenti, simpatiche, con ottimi lavori, famiglie ben presenti alle spalle, valori forti, curiose, desiderose di vedere il mondo, di conoscere persone nuove e stimolanti, insomma, mica delle inutili piante grasse da appartamento, di quelle che uno può dimenticare a marcire sul davanzale!
Eppure sono (siamo) single e non solo. Sono (siamo) single senza orizzonti!
Fanno (facciamo) collezione di "prendiamo un caffé una volta?" che poi "una volta" quando sarebbe ? Di "ti chiamo presto!" che poi "presto" come lo quantifico? Di "certo che mi va di rivederti!" che poi se non mi dici "quando" che cazzo me lo dici a fare ? Ormai é chiaro che "una volta", "presto" e "mi va" sono tutti sinonimi di MAI !
Hanno (abbiamo) tutte smesso di credere al "sei incredibilmente interessante", "sei super intelligente", " sei davvero bellissima", "sei una donna molto impegnata", perché ormai lo sanno (sappiamo) che "incredibilmente","super","davvero" e "molto" sono tutti sinonimi di TROPPO!
Nessuna ha più il coraggio di credere nei "ho sbagliato, lo so!", "sono un coglione, mi dispiace!", "non ero me stesso, scusa!", perché sono troppe le volte in cui "lo so", "mi dispiace", "scusa", si sono rivelati sinonimi di FINO ALLA PROSSIMA VOLTA!
E nessuna di noi, non a 32, non a 29, non a 27 anni aspetta più che il telefono squilli, che la chat si illumini, che il campanello suoni o che una mano ti afferri il polso, lo sappiamo tutte che siamo NOI a dover comporre un numero, NOI a doverci inventare una cagata da scrivere in chat, NOI a dover fingere di essere inciampate sul campanello, NOI a fare toc toc sulla sua spalla in mezzo alla folla!

E badate bene, non é una critica gratuita al genere maschile eh! Io urlo e sbraito contro il loro secondo cervello, ma lo so bene che esistono ancora eccezioni, uomini intelligenti, audaci, romantici e coraggiosi. Il fatto, ed é una vera tragedia, é che si contano sulle dita di poche mani ... E GLI ALTRI? Che fine hanno fatto gli altri? Cosa é successo?

Cosa é successo al ragazzo che ho incontrato una sera per caso e ha trovato una scusa stupida e magari anche ridicola per strapparmi il numero di telefono e insieme ad esso é riuscito anche a portarsi a casa il mio miglior sorriso? Lui aveva ben chiaro che un' amicizia su faccialibro non é esattamente il miglior modo per mostrare coraggio e interesse!
Cosa é successo al biondino piacione che per conquistare la mia fiducia si é presentato al mio cospetto senza preavviso lasciandomi senza parole e senza fiato? Lui lo sapeva che non c'é vita senza rischio!
Dove é scappato il pazzo psicopatico che ha dato di matto una volta e dopo aver chiesto scusa ha passato mesi a tentare di dimostrare in ogni modo e con ogni mezzo di aver capito l'errore e di non volerlo ripetere mai più? Quella si che era tenacia!
In quale continente é migrato l'uomo che un giorno con poche parole al posto giusto, dopo un caffé e qualche chiacchera,  mi ha convinta ad attraversare il paese per tornare da lui?

Lo sappiamo che non se li é mangiati tutti la strega cattiva, lo sappiamo che la vita é dura, che certe donne sono peggio di avvoltoi, che il mondo é cambiato, che il lavoro é frenetico, che il tempo é denaro, che i valori sbiadiscono e le mode impazzano... Maledizione lo sappiamo, ci viviamo in questo mondo, mica lo guardiamo da sotto la campana di vetro!
Eppure noi siamo ancora delle stupide bambine cui le mamme hanno insegnato che il principe azzurro arriverà a cavallo, non su uno qualsiasi, su uno bianco e veloce, che arriverà qualunque sia la distanza che ci separa, che ci prenderà la mano, ci guarderà negli occhi, ci porterà con se nel suo castello fatato, si inginocchierà davanti a noi e senza mai smettere di guardarci ci chiederà di restargli per sempre accanto!
Non fate fare brutta figura alle nostre mamme o penseremo che per anni ci abbiano prese per i fondelli (anche lorooooooo!) e non credeteci quando diciamo che alle favole non ci crediamo più, che non credere non significa non sperare !

Ommini, se vi abbiamo terrorizzati, vi chiediamo scusa, 
adesso però non la fate tanto lunga e risalite a cavallo !

sabato 28 luglio 2012

Un mazzo così...

La cosa fantastica di farsi il mazzo tutto l'anno é che la luce in fondo al tunnel  sembra talmente lontana che quando ti inonda gli occhi é così bella che quasi ti accieca ( o acceca come vi suona meglio ... che tanto é uguale) .

La cosa assurda di farsi il mazzo tutto l'anno é che se c'è un piccione che deve cagarti (perdonate la volgarità, ma solo così rende davvero l'idea!) sulla scrivania, di certo lo farà la settimana prima della partenza regalandoti una buona dose di ansia da portarti dietro mentre ti cimenti in qualche esotica impresa da backpacker .

La cosa incredibile di farsi il mazzo tutto l'anno é sentirsi dire da chi il mazzo non se lo fa nemmeno un giorno a settimana :" ahhhhhh però hai capito la ragazza ? alla faccia della crisi lei se ne va all'altro capo del mondo e si fa pure un mese di ferie!" ......... toglietemi certa gente da davanti al naso perché altrimenti il mazzo glielo faccio io! (io che vado in vacanza con tablet e telefono aziendale perché ho il senso di responsabilità che pesa più dello zaino che mi porto in spalla)

La cosa meravigliosa di farsi il mazzo tutto l'anno é che prima o poi arriva il momento di partire per un lungo viaggio con solo uno zaino, una macchina fotografica e un'amica unica ...E' QUEL MOMENTO TI RIPAGA DI TUTTE LE ORE DI STRAORDINARIO, LE TRASFERTE ASSURDE, I ROSOLAMENTI DI FEGATO ETC ETC ETC ETC 

BUONE VACANZE A TUTTI ... 
COME UN BIG FISH CHE SI RISPETTI 
VADO A FARE IL PIENO DI STORIE E MERAVIGLIE !

martedì 24 luglio 2012

Pillole ... di umanità!

 Pillola n°1

Quello scemo di Pedro (il pelosone nella foto) non é il mio cane, anzi, Domenica ci vedevamo per la seconda volta soltanto, ma ci siamo voluti bene da subito (io amo i cani e lui ha una grande esperienza in fatto di bionde/i) ! 
Quello scemo di Pedro, Domenica, ci manca un pelo (il suo) che mi annega davanti al naso (il mio)!
E io ero lì, in mezzo al Sesia (quello bagnaticcio nella foto sotto) nella sua migliore forma, a bagno nell'acqua gelida,  con il ginocchio ancora dolorante post operazione e la corrente che mi lanciava sassate sulle caviglie senza sosta e Pedro nuotava affannosamente e io stavo quasi per lanciarmi in un'impresa che quasi sicuramente mi avrebbe danneggiata non poco quando.....
Quando un aitante gentiluomo non più nel fiore della gioventù, senza pensarci due volte mi dice : "Dammi il collare, vado io ... " 
Era sicuro di se e io non ho avuto nemmeno il tempo di tentare di fermarlo . Si é buttato nell'acqua gelida, é scivolato tra le rapide, ha rassicurato Pedro e finalmente il pelosone é riuscito a tornare da me ... Pedro che spavento !

Quell'aitante gentiluomo non mi conosceva, men che mai conosceva Pedro, stava prendendo il sole con l'affascinante consorte comodamente sdraiato su un lettino, su una spiaggetta deserta, in una calda domenica di fine Luglio ... é tornato arrampicandosi sulle rocce, con le mani e i polsi pieni di spine di rovo e i piedi tagliuzzati, senza fiato e mezzo congelato !
Eppure avreste dovuto vedergli la faccia ... sorrideva a 2354 denti, gli occhi gli brillavano e non smetteva di accarezzare Pedro e di rassicurarlo, incurante della fatica, dei tagli, delle spine e del pericolo che aveva corso!

Nel mese degli abbandoni, nel tempo dell'indifferenza ... ditemi se questa non si chiama umanità !

Pedro che gioca allegro nel Sesia ... prima di decidere arbitrariamente di tentare l'annegamento!






Pillola n°2

Il mio ormai celebre "porcellino a pois" ultimamente piange miseria . 
Non ho ancora capito se é colpa della crisi o é colpa della sfiga ... o di entrambe, ma in ogni caso non c'é mese in cui non mi debba procurare un violento attacco di ansia pensando :" C'é solo da sperare che una volta raschiato il fondo non si possa che risalire!" 
Ok ... la situazione non é così grave ... era per fare un pò di teatro :D

Ad ogni modo, da moooooooolto tempo ho in mente un piccolo ( piccolo+fotografia nella stessa frase? ... mi sa che anche il mio cervello piange miseria!) investimento fotografico che mi consenta di fare un passetto verso quel tipo di fotografia paesaggistica che tanto mi piace: quella che richiede pazienza, tempo, silenzio, pace interiore e un pò di poesia.
Ma il piatto piange (per me come per tutti, di questi tempi) e allora prima delle passioni, del divertimento e di tutto il superfluo vengono i doveri, le scadenze, gli imprevisti e le sfighe ... e io paaago!

E così avevo quasi rinunciato a quella vantaggiosissima offerta che capitava proprio nel momento peggiore, pensando che forse sarebbe stato meglio aspettare mesi più "tranquilli" per concedersi uno sfizio!
Ma poi ... " te li spedisco adesso e me li paghi più avanti, non preoccuparti, buttali nel fiume che prima o poi arrivano ... i soldi !"

Ho visto questo ragazzone una sola volta, l'unica cosa che abbiamo in comune é una grande passione e io lo so che persona sono e lo so che mi toglierei il pane dalla bocca piuttosto che non saldare un debito e so che impressione do e so anche che é per questo che le persone si fidano di me ... ma diciamocela tutta, quanti lo avrebbero fatto ?

Nel mese dei bilanci pre vacanza , nel tempo dell'avarizia e del personalismo estremo ... ditemi se questa non si chiama umanità !

E' bello, a volte, essere italiani *_* ....



venerdì 13 luglio 2012

...e poi arriva Berto !


… e poi arriva BERTO, dopo una domenica di saldi, sotto il sole cocente di inizio luglio, strUsciando contro troppa umanità sudata e strIsciando troppe volte la carta di credito !

Berto è rimasto nascosto tutto questo tempo, là nel suo pubbetto di città a ridosso del centro, ma non così in centro da essere scoperto dai più, nascosto dietro un bancone in attesa che due nuovi arrivati lo scoprissero e ne facessero un nuovo punto fermo della loro “vita mondana” ! 

Lo so … non avete capito una mazza, ora mi spiego …

Domenica di ritorno dall’ormai conosciutissimo Outlet di Vicolungo, al mio “ragazzo” ( sta sempre tra virgolette solo perché non gli venga un coccolone per l’uso di vocaboli a lungo termine) è venuta voglia di un aperitivo a base di Spritz . Eravamo entrambi decisamente provati dalla prima giornata di saldi ( per la cronaca … il narciso ha comprato più di me!), dall’ennesima giornata di calura appiccicosa e dalla troppa gente sudaticcia e puzzolente in mezzo a cui eravamo immersi dalle 11 del mattino (una guerra … i saldi).
Lui si è appena trasferito ( il campagnolo va in città eh eh ), perciò né io né lui siamo molto esperti del suo nuovo quartiere, ma da qualche giorno avevamo entrambi in testa di provare un pubbetto a pochi metri da casa sua . Domenica era quel giorno !

Ci siamo seduti , abbiamo ordinato uno Spritz ed è arrivato un bel bicchierone rosso , arancia, ghiaccio e zucchero sul bordo (come piace a me) ……. E poi pizza , cornetti salati, salatini vari e leccornie di ogni genere, non finivano mai! Sazi e soddisfatti siamo andati a pagare, ma mentre attendevamo l’ultima leccornia dello chef che ci inseguiva fino alla cassa con i piattini, la ragazza dietro il bancone ha pronunciato la formula magica :” Volete assaggiare il Berto Spritz ?” 

Due scemi … occhi strabuzzati e un grosso punto interrogativo sulla testa ! 
CHE DIAVOLO E’ IL BERTO SPRITZ  ? 
Lo abbiamo assaggiato, nemmeno a dirlo ! 
Apriti cielo, Berto ci ha strizzato l’occhio urlando a gran voce : ”benvenuti nel tunnel!” … maledizione, un’altra droga !

Berto ci è piaciuto e ci ha pure ubriacati un bel po’ di quella ciucca scema e allegra che ti fa chiudere in bellezza un bel weekend vissuto tutto interamente col sorriso sulla faccia (non siamo sempre ubriachi eh)
Ma ancor più di Berto ci è piaciuto “ il Bertu” … Eh si, perché quel pubbetto un po’ in disparte  dal nome che rievoca l’Irlanda dei bevitori e dei suonatori  per noi è diventato “ il Bertu” (la u finale alla piemunteis ce l’abbiamo messa noi, per farlo ancora un po’ più nostro) , il posto dove vai quanto vuoi sentirti a casa, quando hai voglia di vedere la faccia simpatica dello chef, di perderti tra le mille bottiglie di birra, le maglie appese ai muri, i manifesti storici dei Beatles ; uno di quei posti che scopri per caso e da cui non te ne vai più! 


“ Questo Vermouth nasce da una pericolosa idea in una notte di fine agosto.
Sarebbe stato un peccato fermarsi solamente a guardare la luna 
senza questo prezioso nettare.
Le stagioni della fantasia e degli aromi sono incominciate .
Gustatele con noi! “ 
(dalla bottiglia di Berto)

Io vi consiglierei di gustarle qui : 
New Castle Pub 
Largo Cibrario 9 Torino 
… per gli amici “Il Bertu” !

martedì 26 giugno 2012

Il soffio magico

Non state lì a scervellarvi ... é una pistola spara bolle di sapone !
Domenica pomeriggio ero ferma al semaforo (figuriamoci se ne becco uno verde), tre, forse quattro macchine davanti, il sole alto, il cielo blu e bolle di sapone nell'aria . 
BELLE ... ho sempre adorato le bolle di sapone !

Ho chiuso gli occhi un momento (tanto ero ferma) per tornare alle giostrine, quando la nonna mi comprava lo zucchero filato (ho sempre adorato anche quello), mi metteva su un cavallino o su una carrozza (si perché quando ero bambina io, le carrozze andavano più delle macchine) e mi incitava a prendere il "fiocco" perché così il giostraio mi avrebbe regalato le bolle di sapone (se anche non lo avessi preso, il fiocco, me le avrebbe comprate lei, le bolle). 
Ma io ero già una spilungona e la mia preda la acchiappavo sempre; così scendevo dalla giostrina, aprivo il mio tubetto saponoso e iniziavo il delirio. 

Bisognava soffiare piano, per fare le bolle grandi, ma non troppo piano perché altrimenti le bolle non le facevi affatto. E poi non dovevi agitare troppo il barattolo, altrimenti la schiuma rompeva l'incanto, ma neanche troppo poco perché altrimenti l'incanto non iniziava nemmeno.
Una bolla piccola, una gigante, una così così, mille bollicine nel vento e poi correre in mezzo per scoppiarle tutte e sporcarmi il naso di sapone; e il barattolo era quasi vuoto e allora arrivata a casa mettevo un pò d'acqua e un pò di sapone e ricominciavo ... mistero mai svelato quello del sapone originale, quello "ricaricabile" non funzionava mai, ma faceva parte del gioco: l'attesa meravigliosa della prossima giostrina e del prossimo premio!

Domenica pomeriggio al semaforo dovevo aver sbatacchiato troppo il barattolo e soffiato decisamente troppo forte perché la bolla ha fatto flop e mi é scoppiata sul naso senza divertirmi affatto . 
Il venditore ambulante si aggirava tra le macchine, in una nuvola magica e colorata di fantastiche bolle che nessun bambino avrebbe dovuto soffiare, per cui nessuna nonna avrebbe dovuto insegnare il soffio magico, nessun giostraio fare un regalo gradito ... niente magia, solo un grilletto da premere!

Bolle cinesi (di questo sono certa) , venditore straniero (sulla sua provenienza non lo sono per niente), aridità moderna .

Forse sto solo invecchiando, forse diventerò come quei vecchi che ripetono alla nausea " si stava meglio quando si stava peggio", ma a me quella magia inizia a mancare tanto da togliermi il respiro. 
Cosa potrò insegnare ai miei figli ? Cosa dovranno conquistarsi con la sacra arte della pazienza ? Che cosa se ne faranno della nonna e delle sue magie, se potranno comprare tutto il pacchetto nei 3 minuti che separano il rosso dal verde ? 


lunedì 18 giugno 2012

Sabato ho compiuto 32 anni

photo by Beniamino Pisati - http://www.beniaminopisati.com/  (quella robina nera che salta sono io)




Sabato ho compiuto 32 anni. (che gggggiovane!)
Ho compiuto 32 anni a mezzanotte, poi li ho compiuti all' una e mezza, poi alle tre e alle quattro e alle cinque e ... alle sei e mezza del mattino, mentre trascinavo le mie gambe stanche e il mio cuore felice (e ubriaco) per le vie appena illuminate di questa mia strana e misteriosa città.

Ho festeggiato (e bevuto) ! Per la prima volta come probabilmente non avevo mai fatto prima.
Ed é stato strano festeggiare così, perché accanto a me non c'erano i due amici di infanzia, la famiglia, la mia migliore amica o persone che conoscessi da un pò; accanto avevo il mio "ragazzo" (che sta tra virgolette solo perché ci frequentiamo da appena un mese, non certo perché, in realtà, io non lo consideri tale!), un suo amico e due perfetti sconosciuti con tanta voglia di fare casino.
Nessuno con cui abbia condiviso pezzi significativi di vita . Eppure ho festeggiato ed era come se tutti gli altri fossero lì a festeggiare con me (ubriaconi).

E' accaduto così, in una notte a cavallo tra venerdi e sabato, che mi sono resa conto di quanto tempo ci ho messo a fare un altro passo nella vita e sentirmi finalmente soddisfatta di ciò che stavo lasciando alle spalle!

Ho ripensato col sorriso ad ogni virgola della mia esistenza e ci ho visto tutto quello che, se ne avessi un'altra a disposizione, vorrei provare almeno una volta.
Tornerei indietro. Ogni giorno. Ogni secondo.
A rifare tutto, ma proprio tutto, ciò che mi ha portata fin qui.

Ero felice e lo sono ancora.(1)
Perché all'improvviso non mi è importato di chi ci fosse e chi no, di chi si sarebbe ricordato e chi no, di chi riceve i miei auguri ogni anno e ogni anno finge che non sia mai esistita ... le persone che amo e che ho sempre amato non se ne sono mai andate, le persone che amo sono con me anche a migliaia di km di distanza, alcune addirittura sfidano il fuso orario, le persone che amo sono le uniche che contano davvero.

Ero felice e lo sono ancora.(2)
Perché all'improvviso ho smesso di farmi domande : su me stessa, sul mio modo istintivo, passionale e talvolta da carroarmato di vivere la vita, sul mio buttarmi senza paracadute già sapendo di schiantarmi, sul mio uscire senza ombrello anche quando fuori piove, sulla mia testardaggine, sull'ostinazione a fare sempre le cose meglio (meglio di prima, meglio degli altri, meglio del mio meglio), sul mio vedere oltre (anche troppo), sul mio assoluto menefreghismo verso gli standard, sul mio rifiuto del compromesso quando c'è di mezzo la felicità. Ho smesso di chiedermi se questo mio andare sempre controcorrente anche a costo della solitudine fosse giusto o sbagliato .
Ho smesso perché ho 32 anni ... e mi piaccio ! Tanto! Mi sto simpatica anche se sono un pò testa di cazzo :) !
Mi é piaciuta la mia vita fino qui e mi piace come mi ha ridotta.

Ero felice, lo sono ancora e non ho intenzione di smettere.(3)
Perché non ho più dubbi. So chi sono, chi voglio essere, dove voglio andare e con chi, so perché lo voglio e so che quando e se mai cambiassi idea me ne accorgerei e saprei di nuovo tutte queste cose da capo, senza smettere mai, per un solo attimo, di ricordarmi che ho vinto questa vita col sorriso e che quel sorriso non se ne va mai, anche quando si nasconde un pò per non farsi trovare.

E' stato proprio un bel festeggiare questo 16 giugno 2012 .
Con una Corona e limone per rinfrescare il palato, un Assenzio e menta per dare ossigeno a un nuovo capitolo, un migliaio di Long Island per cementare quella che ha già l'aria di essere una lunga strada verso il futuro e un bel Morettone di Big Mama per tornare con i piedi per terra da buona piemontesotta :) .
E poi attraversare Torino, a piedi, per km e rendersi conto di essere sobria, di ricordare tutto, di essere sul pezzo nonostante la seratina decisamente impegnativa dentro e fuori da quegli stessi locali dei Murazzi in cui tanti anni fa festeggiavo i miei primi 20 anni ... che il corpo poi é come uno specchio: lo sfianco sotto rete, lo ubriaco per locali, lo ingozzo a cena, lo maltratto, lo stresso al lavoro, lo spezzo con i miei casini e  riattacco i pezzi quando qualcuno lo frantuma contro la mia volontà. Questo corpo e questa mente che viaggiano in continuazione e che di viaggiare non smetteranno mai, possono anche strisciare sui gomiti, ma sanno sempre chi sono, nonostante tutto!

Sabato ho compiuto 32 anni  e ho scoperto che invecchiare é proprio una gran figata !



venerdì 25 maggio 2012

Ho le prove !


L'avevo detto vero ? "Bye bye conquistatore" !????
Si ... l'avevo detto! (qui)

Bene, adesso ci sono le prove!
Specchio di una generazione, ecco a voi l'ultima virile umiliazione del genere "uomo" ; e vorrei star qui a parlarne e fare grandi discorsi su come sia solo uno spot per far sorridere, ma la realtà é ben altra ... 

Guardatelo bene :
- faccia da sfigato, incredulo che una donna lo stia guardando dalla finestra (w l'autostima)
- appartamento strafigo e perfettamente ordinato in stile American Psycho (non chiediamoci cosa faccia di notte)
- abbozza due mossette inguardabili perché dell' abc del conquistatore nel suo cervello non ne é rimasta traccia
- la faccia inizia ad essere sul disperato quando invece di una le donne diventano tre ( non sia mai che sappia come gestire la situazione)
- inventiva ? ZERO .... 

Disperiamoci ! 
Anzi no, abboniamoci ... e speriamo che di tutti quei film ce ne sia uno capace di farci emozionare !

mercoledì 2 maggio 2012

La vita a volte ...

Oggi ho scoperto che un ragazzo é morto.
E' morto tre anni fa e io non lo sapevo.
Non lo sapevo perché da più di 10 anni lo avevo perso di vista . 

Da bambini giocavamo a pallavolo nella piazzetta delle poste, facendo attenzione che il pallone non finisse nella strada . Lui però amava il basket e ci prendeva in giro perché noi eravamo delle schiappe e giocavamo con delle stupide mutande rosse di spugna ; aveva ragione, erano stupidi sul serio quei mutandoni che portavamo come divisa.


Era alto, moro e bello. Parlava poco e giocava duro.
La mia amica perse subito la testa, lei era brava a basket, lei era brava in tutto da piccola ... e la testa la perse anche lui ! 
Durò poco quell'amore e durarono poco i nostri 13 anni.


Non ho altri ricordi, non so se li ho perduti o se non li ho mai vissuti. 
Ricordo solo il suo pallone da basket, il suo migliore amico, quella piazzetta, la mia amica con gli occhioni a cuoricino.
Ricordo poco di lui perché al tempo ero innamorata di quello che sarebbe rimasto il mio primo amore non corrisposto ... e non correva buon sangue tra quei due, ricordo anche questo perché mi arrabbiavo tantissimo ogni volta che parlavano male del mio principe azzurro.


E' morto anche lui, il principe azzurro, tanti anni fa. Di lui l'ho saputo il giorno stesso, l'ho guardato per l'ultima volta in quella stanza gelida e triste , l'ho accompagnato fino all'ultimo secondo nel luogo dove ancora riposa, ho preso la mano di sua madre, l'ho stretta forte e da allora ho cercato di ricordarne solo il sorriso.


Sono morti entrambi ed è come se il ricordo di quei pomeriggi a 13 anni se ne sia andato con loro . 
Sono morti entrambi quando stavano per costruire una famiglia. 
Sono morti entrambi su una strada per un attimo di distrazione.


Forse un giorno si sarebbero ritrovati in quella piazzetta, decrepiti e pieni di rughe, a ricordare quando da bambini si odiavano per chissà quale misteriosa ragione. Si sarebbero fatti una risata, si sarebbero dati una pacca sulla spalla e si sarebbero dati appuntamento per il giorno dopo.


Ma quella piazzetta non c'è più , c'é un parcheggio adesso, le macchine passano più frequenti e i bambini non giocano più. 

Per me però, sono ancora là ... L. fa scivolare la sua palla da basket tra le gambe e cerca di fare canestro sui nostri zainetti, poi guarda verso la strada e dice "é arrivato il tuo amore uhh uhh guarda lui é più grande e ha il motorino uhh uhh ", le mie amiche ridono; D. parcheggia il suo motorino , butta indietro la testa e fa spostare quel ciuffo scuro, mi guarda distratto solo per farsi notare, sorride e gli occhi diventano fessure, siamo amici ma il mio apparecchio metallico è veramente troppo per uno come lui. 

Fate i bravi lassù e non fate troppo casino.

 

lunedì 23 aprile 2012

Alright !

 


C'era una volta "il conquistatore" ...
Lui, il maschio italiano invidiato dalle donne di tutto il mondo : l'amante del pallone, della buona cucina, del divano comodo, delle partitelle con gli amici e le puntatine al bar ; Lui che del vizio e della gozzoviglia faceva uno stile di vita , ma che davanti alla bellezza della sua donna (o di un'altra,  non ha mai fatto differenza) dimenticava ogni cosa e dedicava anima e corpo (soprattutto corpo) alla conquista della musa (quella del momento) !

C'era una volta ... e potete considerare chiuso l'argomento, perché prove inconfutabili dimostrano la sua estinzione !
Lui, con tutti i suoi surrogati : il conquistatorino timido e goffo, el conquistador caliente y apasionado, the charmer "ouhh yeaaah baby", le séducteur romantique , er piacione de' noantri ... tutti, li hanno fatti fuori T-U-T-T-I ! 

Erano mesi che giravo intorno alla stessa domanda : COSA li ha ridotti così ? 
Cosa ha svuotato le loro menti, cosa ha terrorizzato il caro vecchio testosterone esiliandolo in angoli remoti e inesplorati del loro corpo, cosa li ha rincoglioniti al punto da non riconoscere più il loro istinto primordiale, cosa li ha trasformati da esseri umani proiettati verso il futuro e la conservazione della specie a gamberetti terrorizzati che al primo "buh" schizzano all'indietro vanificando ogni progresso, cosa li spinge ogni settimana ad inveire contro burattini strapagati e corrotti a cavalcioni di una ringhiera in uno stadio che sembra un ring ??? 
COSA...CHI...QUANDO ? MA SOPRATTUTTO ...PEEEEEEERCHEEEEEEE' ?

Poi finalmente l'illuminazione ! 
Grazie mamma Mediaset, grazie di cuore, nessuno sarebbe mai stato in grado di darmi risposta più soddisfacente ed esaustiva!

CHIAMA ANCHE TU 199. 309. 309 
META' DEL TUO RINCOGLIONIMENTO LO PAGHIAMO NOI!
AFFRETTATI , HAI TEMPO SOLO FINO A OTTOBRE !

mercoledì 18 aprile 2012

Gianluca , il marito in affitto !

Gianluca é uno che della vita ha capito tutto !

Oggi l'ho incontrato. O meglio, ho tallonato la sua auto per qualche km e visto lui dietro un finestrino. 
Mi é partito uno di quei viaggi mentali terribilmente fantasiosi post ufficio, uno di quelli che ti trascinano irrimediabilmente a ridere da sola in macchina ed essere presa per pazza al semaforo .

Premesso che fino alle ore 18,00 circa di oggi, non avevo idea che esistessero : lui, il suo lavoro, il suo genio!

Mi sono immaginata Gianluca che un bel giorno si stanca della solita vita, del solito tran tran, dei cazziatoni del capo, delle ore davanti a un computer ; si stanca e pianta tutto lì. 
Poi va a casa, si crea il suo bel logo, il numero verde, fa stampare due adesivi, si munisce di ferri del mestiere e inizia a gironzolare con la sua cinquina bianca per tutta Torino a farsi pubblicità .

I primi tempi saranno stati duri: quale sprovveduta farebbe entrare in casa uno sconosciuto tanto sfacciato da proporsi come "marito in affitto" ? Mica siamo tutte sceme!
Ma Gianluca si é proprio rotto della solita vita e non é uno che molla, non ci vuole tornare in quel tugurio di ufficio ... e allora come un mulo insiste ! Brrrravo Gianluca !

Ma la perseveranza paga e allora Gianluca comincia ad avere le prime clienti, magari amiche, poi amiche delle amiche, poi amiche delle amiche delle amiche, poi perfette sconosciute, nonnine, zitelle, single incallite in carriera, casalinghe disperate etc etc etc . Grrrrrande Gianluca!

Poi Gianluca diventa un'istituzione. 
E vai di mariti, quelli veri, incazzati . E clienti, quelle finte (e non), ingrifate.
Gli uni, i mariti colpiti nell'orgoglio, non possono accettare di essere rimpiazzati da uno sconosciuto e non ammetterebbero mai di essere al settimo cielo per essersi liberati di quei pallosissimi lavoretti per cui vengono puntualmente schiavizzati la domenica (magari mentre c'è la partita)
Le altre, la storia più vecchia del mondo, sedotte dall'irresistibile fascino maschio dell'idraulico, dell'imbianchino, del meccanico, del fattorino, del muratore, del giardiniere ..............................

Gianluca sa tutto di tutte, è meglio di un salone di bellezza,  della pennoira,  della portinaia, meglio di VIP , Novella 2000 e Chi ... e al Grande Fratello gli fa un baffo!
 
Ma Gianluca non ha più respiro! 
Il telefono squilla in loop, il suo fegato é massacrato dai duemilacinquecento caffé giornalieri che gli tocca di scolarsi (che certe signore si offendono se gli rifiuti il caffé ), confonde la cazzuola con il tagliaerba, il pennello con il trapano, la brugola con lo sturacessi, il suo senso dell'orientamento vacilla e si ritrova davanti casa della signora Gina invece che a casa della signora Pina ... ed era Gina quella del gatto sull'albero e Pina quella del digitale che non si accende o viceversa ????

Gianluca si era rotto di quel tugurio di ufficio e ha piantato tutto lì, ma adesso mentre torna a casa in macchina secondo me smadonna come quando tornava a casa dall'ufficio ... o quasi !

Ahhhh Gianluca, ma come fai ? 

...

SI ... MI SONO DECISAMENTE FATTA UN MEGA FILM (o ne ho visti troppi) !

Adesso, oggi, ore 22:20 so dell'esistenza di Gianluca, del suo lavoro e del suo genio e so anche che ha un sito, che lo hanno intervistato alla radio e che é già un pochino famoso .
Mi prendo 10 minuti per spulciare con calma , sono assolutamente curiosa di conoscere la sua storia, quella vera, quella dell'omino che oggi mi stava davanti con la macchina e che ho intravisto dal finestrino mentre andava a togliere dagli impicci chissà quale signora dalle mie parti !

In ogni caso ... Geniale Gianluca ! Io un pò di pubblicità te la faccio ! 

Grrrrande Gianluca !



sabato 14 aprile 2012

E' nato Big Fish e vi racconto il perché !

 (le foto che troverete qui sono mie ... fate la cortesia di non riciclarle eh !)
Di solito mi capita al contrario : apro gli occhi la mattina e ho deciso . Non fa differenza quale sia l'oggetto dello scervellamento, io funziono così: mi sveglio, mi stropiccio la faccia, apro gli occhi e decido, che si tratti di cosa mangiare a colazione o di cosa fare della mia vita per i prossimi 10 anni; oggi però doveva proprio essere la giornata giusta, perché quando ho aperto gli occhi nel mio cervello c'era il vuoto pneumatico e cinque secondi dopo ero già tremendamente incazzata per il diluvio sotto cui mi sarei dovuta buttare per andare al lavoro !
Nemmeno l'ombra di un'idea. Il nulla. Vuoto. Meccanismo inceppato.

Rantolando giù dal letto ho buttato un occhio sulla sveglia ... mer ... non è suonataaaaaa!
Mi sono infilata nei primi stracci disponibili, ho messo la faccia sotto l'acqua fredda, ho fatto un tuffo in qualche trucco con colori a caso, dato una parvenza decente ai capelli e sono andata dritta filata verso il caffé . Certo . Quale caffé ? Quello che ho comprato quando NON ho fatto la spesa ? Maledizione.

Ancora in coma mi sono lanciata in macchina, rassegnata al pessimo inizio, ma rincuorata dall'altisonante e magnifico nome di questo giorno : "Venerdì" , sentite come suona bene ... Ve nerrrr dì ...ahhhhhh !

Driiiiiiin Driiiiiiiiiiin (in realtà il Driiinn corrisponde a Feuer Frei, ma questo è un dettaglio) Driiiiiin . E' il capo . Il capo ???? Sono le 7,30 del mattino e sono appena salita in macchina, che diamine vuole il capo ? Cosa potrà mai volere se non annunciarti che Ve nerrrr dì nello spazio di un'oretta non avrà più quel melodioso suono paradisiaco, ma sarà, e questa volta non è un dettaglio, la versione gracchiante e stonata della più infernale Feuer Frei (Rammstein per i profani). Appunto. 

Mestamente mi arrendo al traffico. Nemmeno iniziato il delirio e sono già stanca.

Sorvolerei sulla giornata di lavoro perché potrei andare avanti per qualche migliaio di righe, tempestando questa pagina di sproloqui . 

Mi concentrerei invece sul pranzo. Pranzo che avevo deciso sarebbe stato leggero, divertente e colorato, come una coppa gigante di yogurt con le fragole e i frutti di bosco, che fanno tanto estate, tanto vacanza. Ho detto coppa gigante vero ? Certo ma devo averlo detto in aramaico antico perché la signora della yogurteria me ne ha fatta una che nemmeno un neonato ci si sarebbe riempito lo stomaco. 
IO: Signora scusi ho chiesto GRANDE ! 
LEI: Ohhhhhhhhh avevo capito PICCOLA!
(uguale ... stessa fonetica)
IO: Signora questo è il mio pranzo me la rifarebbe per cortesia ?
LEI: Beh ne può prendere un'altra MEDIA così ne fa una GRANDE .
IO: Signora ma così mi fa spendere il doppio ! 
LEI: Eh ma non vorrà mica sprecarla....
IO: -__-  ho capito ... oggi non tira aria , va bene così !

Rientro in ufficio e dopo una mezz'ora nella mia pancia si scatena la terza guerra mondiale ... Signora che diavolo ci ha messo dentro quello yoguuuuuuurttttttt !????????

Mentre faccio la contorsionista, nemmeno servisse a placare i dolori, il telefono ricomincia a squillare ...Getadelt wird wer Schmerzen kennt Vom Feuer das die Haut verbrennt Ich werf ein Licht in mein Gesicht Mein heißer Schrei FEUER FREI ... Bang Bang ! ... (prima o poi dovrò decidermi a cambiare quella suoneria!)
Il mio egregissimo supercliente mi sta cercando, di Venerdì, alle 16,30....HO PAURA! Rispondo con il miglior tono da commerciale viscido e infido tentando di evitare che il francesino percepisca i miei rantoli e .............. il francesino mi da la migliore notizia della giornata, che ripaga tutti i 6 mesi precedenti di giornate purgatorie!

AHHHHHH MA ALLORA UNA BOTTARELLA DI FORTUNA OGGI MI E' CONCESSA!

E ........ma perché vi ho raccontato tutta questa serie di sfighe ? Ah si, il meccanismo inceppato, ero partita da lì.
Beh oggi DOVEVA andare al contrario.
Quando finalmente ho appoggiato le mie stanchissime terga sul divano il meccanismo si è sbloccato, le rotelle hanno ricominciato a girare e ho partorito la decisione del giorno : vivere più attentamente !
Per questo ho creato " As a Big Fish ": per obbligarmi a farlo ! Vivere con attenzione ogni momento, rallentare per cogliere anche le piccole sfighe che alla fine della giornata regalano addirittura una risata, per non perdere nulla di quello che non tornerà indietro.
A forza di correre ( al lavoro, in palestra, dalla famiglia, da un'amica, ad una mostra, all'aeroporto etc etc etc ) stavo perdendo le piccole cose , le stupidaggini che rendono ogni giornata una giornata da ricordare .
Se saprò viverle , potrò scriverle.

Gli amici mi hanno sempre conosciuta come quella "con una vita straordinaria", come quella che "ha da raccontare una storia per ogni cosa ... tu dici una parola e lei avrà di sicuro un aneddoto in merito" . Non voglio smettere di essere "quella lì" . Mi è sempre piaciuto un sacco essere un Big Fish . ( sempre per i profani http://it.wikipedia.org/wiki/Big_Fish_-_Le_storie_di_una_vita_incredibile )