venerdì 16 novembre 2012

Sembra talco ma non é ...

Deve essere stato lo spigolo del tavolo su cui ho cozzato la settimana scorsa, forse la facciata che ho preso durante quel tuffo in partita, non so, forse mi hanno sparato una siringa di adrenalina nel petto mentre dormivo... boh, fatto sta che mi è volata addosso 'sta allegria improvvisa e adesso non ho proprio più voglia di levarmela.

Vai a sapere che cosa mi sono bevuta sabato notte, doveva essere roba bella forte perché da allora non ho ancora smesso di ridere, non é che sto ridendo fuori eh! Sia chiaro, mica vado in giro starnazzando come un tacchino (ma i tacchini starnazzano?), già sono bionda, non vorrei infierire sulle dicerie in merito... no no, me ne vado in giro con la mia solita bella corazza di cemento armato dotata di mine antiuomo (antiuomo...che strano!) però rido, DENTRO!

Penso che la sfiga che mi porto dietro da un po' (troppo) di tempo sia diventata all'improvviso comica, degna di una sitcom demenziale da tardo pomeriggio, che il mio cervello abbia in qualche modo accettato l'idea che questo periodo nero sia una sorta di passaggio obbligato verso la felicità, tipo Nemo mentre rimbalza fra le meduse, DOVEVA passare di lì; non é il mio momento, questo é un dato di fatto, ma quella roba alcolica di sabato notte deve avermi ricordato non si sa come quel sapore di spensieratezza e di fatalismo di cui ho vissuto per tutti i 30 anni precedenti della mia vita e mi é partita la ridarola ossessivo compulsiva ... speriamo non sia disperazione :S !
Quella tipa idiota lassù nella foto, con un cappello imbarazzante, sorretta da soggetti ancor più imbarazzanti sono io... proprio io, Oktoberfest 2010 e non é che fossi ancora particolarmente ciucca (saranno state si e no le 9 del mattino), io come sono sempre stata: una pazza sgallettata che poteva stare ovunque, con chiunque, sotto il sole o sotto la pioggia, con i tacchi a spillo o in ciabatte, io senza certezze, con i miei dolori, i miei dubbi e le mie crisi isteriche, ma sempre instancabilmente con un sorriso da regalare ... a me e agli altri !
Oh abbiate pazienza, sto invecchiando, la memoria fa cilecca ogni tanto, mi ero dimenticata che quella lassù fosse mai esistita!

Ma come ho fatto? Come sono sopravvissuta tutto sto tempo con sta tristezza appiccicata addosso? Ma non vi ho fatto strisciare le palle a terra? Non vi siete annoiati? Oh santo cielo ... !
Va beh, ora potete tirare il fiato, Carry é tornata tra i vivi!

Sapete che faccio adesso? Prendo tutte le cose "storte" di questa sorta di buco nero in cui mi trovo, col pennarello ci disegno su un bello smile :) , poi preparo la borsa, le scarpe, le ginocchiere e vado a tirare due manate alla palla e a farmi due risate con la mia (ho detto mia?) squadra (e la mia amica) .
Mi sono ricordata cosa dicevo qualche anno fa, me lo sono ricordata esattamente adesso mentre ripensavo alla telefonata di un amico dello scorso weekend, uno di quelli che ti ricordano sempre che la vita é bella, che tu ne fai parte e che i sorrisi portano lontano ... dicevo così :
<Sai cosa fa si che io sia sempre fuori dal coro? Che non avrò paura di dire quello che penso, di dichiarare quello che provo, di ridere delle mie disgrazie, di tentare missioni impossibili, di cadere col culo per terra, di fare come i salmoni che se ne vanno contro corrente. E alla fine di tutto, ti racconterò i miei casini e ti farò piangere dal ridere. Potrai mollarmi in mezzo a una strada e scegliere compagnie più discrete, vie più facili ed esistenze più tranquille, ma c'é una cosa che non potrai fare ... non potrai dimenticare di aver attraversato, anche solo per un minuto, la mia vita!>


mercoledì 7 novembre 2012

Ti prego, ti prego, ti prego ...

"Caro Babbo Natale" ... si inizia così vero?
Quando sei bambina e desideri tantissimissimamente qualcosa, hai solo due scelte :
a) pesti i piedi e spacchi tutto finché mamma e papà non cedono
b) prendi la tua matitina, un foglio bianco e scrivi una bella lettera a Babbo Natale
La scelta che farai dipende da che bambina sei, il risultato da che genitori hai .

Io scrivevo, chilometri e chilometri di lettere. Io scrivo, chilometri e chilometri di lettere.
Non importa se la televisione, gli anni, i bambini più grandi mi hanno insegnato che Babbo Natale non esiste, io a Babbo Natale scrivo lo stesso. Non gli ho mai scritto per chiedere una bambola, un telefono, un pc, una macchina ... no, mai!
Ho scritto perché scrivere fa diventare reali i miei desideri nascosti, quelli che non puoi chiedere agli amici di regalarti, non puoi chiederlo a mamma e papà, non puoi chiederlo ai parenti, ho scritto a Lui perché ci sono desideri, forse sogni, che solo un vecchio saggio e intraprendente come Babbo Natale può esaudire. Sono piccole magie che non si possono chiedere agli esseri umani!
Non smetterò mai di scrivergli sapete!? E' vero, non sempre mi ha ascoltata, ma é così che funzionano le magie, sono straordinari miracoli,  non liste di ordini perentori . A volte riescono, a volte no!

Ho un desiderio anche quest'anno , caro Babbo Natale, ne ho uno solo ed é per questo che ho bisogno di esprimerlo oggi, perché avrai bisogno di tempo, di energie, di grande pazienza e di tanta tanta tantissima forza d'animo. Gioco d'anticipo questa volta.
Te lo ricordi ? Era il 24 Dicembre di un anno lontano, fu un Natale senza neve, freddissimo, fuori e dentro, qualcosa quel giorno si spezzò e quel qualcosa, in tutti questi anni non é tornato più !
Ho cercato senza sosta e senza paura, sono caduta troppe volte e con le ginocchia sbucciate, sporadicamente con ferite piuttosto gravi mi sono rialzata e ho ricominciato a cercare. Mi sono anche seduta spesso, ad aspettare e a pensare, temevo di non riuscire più a vedere, ma non c'é stato nulla da fare.
Caro Babbo Natale, 
non ti sto chiedendo di tornare indietro nel tempo, 
la vita si vive in avanti, lo so bene ; 
ti sto chiedendo di ridarmi quel pezzo mancante di me 
perché senza di lui passa l'aria da tutte le parti e io ho freddo. 
Lo so che é qui da qualche parte, 
l'ho visto, l'ho sentito, ma ho bisogno di te.

Non preoccuparti, non svelerò il mio desiderio al mondo, 
conosco le regole: i desideri sono segreti, se li dici, non si avverano.
Me lo hai insegnato tu!

Ti prego Babbo Natale 
TI PREGO TI PREGO TI PREGO!

Ah ... ps: vai piano con quelle renne ... ci siamo capiti? ;)

domenica 4 novembre 2012

Salto nel vuoto

Inesorabile arriva l'attimo in cui devi essere pronto a saltare, non c'é tempo di guardare oltre l'ostacolo, un attimo di esitazione potrebbe costarti la vita, ed é lì, in quella frazione di tempo immobile che rivedi tutto il film della tua vita, passi al vaglio tutte le cazzate e le scelte azzeccate degli ultimi 15 anni, chiudi gli occhi, fai un rapido respiro e poi, con le ultime forze che ti sono rimaste nelle gambe ... SALTI !
Il tempo del salto é un tempo infinito, sembra immensa la distanza tra la terra e i nostri piedi : é il tempo in cui ripercorri le tappe che ti hanno portato alla rincorsa, é il tempo in cui ti domandi cosa farai una volta che i piedi avranno di nuovo una base su cui correre .

Eppure a volte la cosa più difficile é proprio la scelta. Una volta spiccato il volo non importa più niente, ormai sei lì, sospeso per aria e sai che non potrai tornare indietro.
Ci sono salti che nella vita DOBBIAMO fare, sappiamo con certezza qual'é la cosa giusta, non abbiamo dubbi su quale sia l'ostacolo da superare ... eppure é difficile!
Saltare nel vuoto significa abbandonare una terra conosciuta, significa spezzare le abitudini, abbandonare le nostre certezze, rimettersi in gioco, guardarsi dentro ed essere sinceri con se stessi.
SALTARE NEL VUOTO fa paura ed é l'istante della vita in cui scopri dov'é il tuo coraggio!

E' arrivato quell'attimo!
E' questo il momento in cui respiro, chiudo gli occhi, piego le ginocchia (o quello che ancora ne rimane) e poi spingo, in alto e in avanti, con tutta la mia forza, con tutto il mio coraggio, verso una vita sconosciuta, un vuoto da riempire, un futuro che non conosco, una routine da ricreare.
E' arrivato il mio tempo e non importa se adesso ho paura, sarà il mio miglior salto, quello che scriverà una pagina importante della mia vita, una pagina che si intitolerà ...
IL CORAGGIO DI CAMBIARE !